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Demansionamento illegittimo: sussistenza dell’interesse ad agire dopo l’estinzione del rapporto

22 Febbraio 2022|

Nel caso in cui il lavoratore richieda l'accertamento dell'illegittimità della destinazione ad altre mansioni e del diritto alla conservazione di quelle in precedenza svolte, costituendo il suddetto accertamento la premessa logica e giuridica per ulteriori domande di tipo risarcitorio, l'interesse ad ottenere la pronuncia permane anche dopo l'estinzione del rapporto di lavoro. Quest’ultima, pertanto, può incidere soltanto sull'eventuale domanda di condanna alla reintegrazione nelle mansioni svolte in precedenza, risultando estinta la relativa obbligazione del datore a far data dalla cessazione del rapporto di lavoro, fermo restando l'accertamento che tale obbligo sussisteva fino al verificarsi del detto evento, accertamento in relazione al quale resta inalterato l'interesse ad agire (Corte di Cassazione - Ordinanza 10 febbraio 2022, n. 4410).